Che cosa è il Tiro a Segno?
È uno sport dalle
antiche tradizioni, con numerose specialità (alcune anche
olimpiche). Iniziare a praticare il tiro a segno è molto facile,
basta recarsi ad una delle tante sezioni sparse su tutto il
territorio nazionale, e informarsi su cosa bisogna fare. Vi ricordo
che l'età minima per iniziare a praticare il tiro a segno è di 10
anni per le armi ad aria compressa e di 18 per le armi da fuoco (14
con il consenso dei genitori).
In
Italia le prime società di tiro a segno nascono nella seconda metà
dell'ottocento sulla spinta di iniziative ispirate da Giuseppe
Garibaldi. Nel corso degli anni le varie società prendono la forma
di vere e proprie società sportive. Nascono, così, i TSN (Tiro a
Segno Nazionale) che assumono il duplice compito di favorire e
sviluppare la pratica sportiva e ludica del tiro, oltre a svolgere
il compito istituzionale dell'abilitazione e dell'addestramento di
tutti i non appartenenti ai corpi armati dello stato (es. guardie
giurate, polizie locali).
Il Tiro a Segno nazionale
L’Unione
Italiana Tiro a Segno trae origine dalla “Società per il Tiro a
Segno Nazionale” costituita nel 1861 per coordinare l’addestramento
all’uso delle armi da fuoco dei giovani delle nuove regioni annesse
al Regno d’Italia.
Con la legge 2 luglio 1882, n.883, fu
costituito il Tiro a Segno Nazionale che nel 1894 diede origine alla
Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale, trasformatasi nello
stesso anno in “Unione dei Tiratori Italiani”.
L’11 novembre 1910 l’organismo assunse la
denominazione di Unione Italiana di Tiro a Segno e nel 1919 entrò a
far parte del CONI.
Nel periodo 1930-1936 tre leggi modificarono
l’organizzazione e le finalità del Tiro a Segno Nazionale. L’ultima
di tali leggi, la legge 4 giugno 1936, n.1143, che convertì in legge
il r.d.l. 16 dicembre 1935, n.2430, indicò fra i compiti del Tiro a
Segno Nazionale l’addestramento al tiro degli obbligati
all’istruzione premilitare e postmilitare, nonché di tutti coloro
che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e di
coloro che richiedono una licenza di porto d’armi.
All’Unione Italiana Tiro a Segno vennero
riservati compiti di natura sportiva: perfezionamento dei giovani
con particolari attitudini al tiro, organizzazione e disciplina
delle gare, partecipazione a competizioni internazionali. Alle
Società di tiro Comunali e Provinciali subentrarono le Sezioni del
Tiro a Segno Nazionale e i campi di tiro, impiantati a spese dello
Stato; furono compresi fra gli immobili demaniali militari e dati in
uso alle Sezioni di TSN a titolo gratuito.
Durante la guerra 1940-1945, il decreto
legislativo luogotanenziale 8 luglio 1944 n.286, pose il tiro a
segno alla diretta dipendenza del Ministero della guerra, sciolse
gli organi di amministrazione dell’UITS e delle Sezioni di TSN e
nominò un commissario straordinario.
Alla gestione commissariale subentrò, con
decreto del 30 marzo 1947, un Consiglio provvisorio nel quale erano
rappresentati i Ministeri della Difesa e dell’Interno, il CONI, l’UITS
e le Sezioni di TSN.
Con decreto del Presidente della Repubblica 11
novembre 1974 furono ricostituiti gli organi ordinari di
amministrazione dell’UITS (presidente e quattro consiglieri eletti;
tre consiglieri di nomina ministeriale) e delle Sezioni di TSN (tre
o cinque consiglieri eletti secondo il numero degli iscritti; un
delegato dell’Unione e un delegato del Comune).
Con decreto presidenziale del 12 novembre 1976
il numero dei consiglieri dell’UITS eletti fu portato a cinque.
Nello stesso periodo la legge 18 aprile 1975, n.110, sul controllo
delle armi, impose ai presidenti delle Sezioni di TSN nuovi compiti
nello svolgimento dell’attività istituzionale ormai limitata
all’addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti
pubblici o privati e di coloro che chiedono il permesso di porto
d’armi (materia successivamente disciplinata con la legge 28 maggio
1981, n. 286).
Con decreto del Presidente della Repubblica 21
dicembre 1981, n.1133, è approvato lo Statuto dell’UITS, ente
pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero della Difesa e
Federazione Nazionale Sportiva organo del CONI. In esso vengono fra
l’altro distinti gli iscritti alle Sezioni TSN in due categorie: i
soci d’obbligo che sono iscritti per disposizione di legge e i soci
volontari che si iscrivono per praticare lo sport del tiro o per
diletto.
Attualmente l’UITS è disciplinata dallo Statuto
approvato con decreto del Ministro della Difesa 14 aprile 1998, poi
modificato per effetto del decreto legislativo 23 luglio 1999, n.
242, sul riordino del CONI.
Il testo è tratto dal sito dell'UITS. |